SUS16 GRAVIO
Comune di S. Giorio (TO), località rifugio
Gravio (GEAT), quota 1380 m. Inverso, bosco di larici e pascolo, massi di
frana, torrente di notevole portata, cascata nelle vicinanze. Presso sentiero,
a poche decine di metri dal confine comunale. Masso stabile di 383 x 185
cm, superficie granulata e piana, inclinazione da 30 a 45 gradi. Calcescisto.
Incisioni: 15 croci unite, 9 croci singole, 3 croci a candelabro, croce peduncolata,
12 coppelle, 3 canaletti, scritta moderna, foro da mina.
Bibliografia: LA STAMPA 1967, Portigliatti 1967, GAZZETTA DEL POPOLO 1967, Santacroce 1968, Santacroce 1968, Rossi 1976, GRCM 1976, GRCM 1977, Rossi 1978, Rossi 1979, GRCM 1983, Arcà 1986, Santacroce 1987, GRCM 1987, GRCM 1988, Fedele 1989.
L'incisione si trova su uno dei lastroni di roccia che costellano la zona circostante il rifugio del Gravio, costituita da un pendio non molto marcato con bosco rado di larici. Al centro del masso possiamo osservare una grossa fenditura con foro da mina, segno di un tentativo di scasso o di distruzione, alla ricerca forse del favoleggiato tesoro dei monaci della non lontana Abbazia di M. Benedetto, che pare giocassero con "bocce d'oro". Anche se la pietra era già nota nella zona, fu segnalata solo nel 1967, con vivaci polemiche circa l'attribuzione della "scoperta", e con proposte di interpretazione quanto meno fantasiose (culto solare e segni distintivi dell'incontro di diverse tribù di cacciatori e di agricoltori). La parete incisa, rivolta a nord, presenta principalmente grosse croci, spesso unite per il braccio orizzontale, e a volte per quello verticale. I canaletti risultano dall'unione di tali croci. Le coppelle, tranne sei isolate, sono in rapporto con le croci, costituendone l'estremità. Molto interessanti le tre croci ramificate, di cui quella centrale, che spicca maggiormente, presenta tre ulteriori crocette sulle estremità delle ramificazioni. Difficile pronunciarsi sull'eventuale significato antropomorfo di tali figure. E invece più facile paragonarle con quelle simili del Gran Faetto, sul corrispondente versante della Val Chisone (distrutte da recente atto vandalico), dove tra le molte croci spicca una figura con tre bracci superiori. Lungo il sentiero di accesso sono presenti vari gruppi di incisioni, per di più coppelle, in particolare a Pois, mentre il corso del torrente Gravio, che scorre a pochi metri dal masso, segna il confine comunale tra S. Giorio e Villarfocchiardo.
|
SUS16 GRAVIO
S. Giorio Municipality (TO - I), near the Gravio
mountain refuge, altitude 1380 m. North-exposed slope, larch wood and pasture,
ancient landslide boulders, strong stream and waterfall nearby. Near path,
few tens of meters close to the municipality border. Stable boulder of 383
x 185 cm, granulated and flat surface, inclination from 30 to 45 degrees. Engravings:
15 joined crosses, 9 single crosses, 3 crosses like a "candelabro", 1 cross with "foot",
12 cup-marks, 3 channels, 1 modern writing, mine-hole.
Just in the middle of the boulder it
is possible to observe a large crack with a mine-hole, sign of an attempt
of destruction, perhaps executed while someone was searching for the fabolous
treasure of the monks of the not far Abbey of M. Benedict. A traditional
tale tells that these monks used to play with golden "bocce". Although the
stone was already known in the area, it was officially discovered in 1967, with strong disputes about who was the real discoverer. In this occasion some "fantasy" interpretations
were proposed, related to solar cults and to the meeting of different tribes
of hunters and agriculturists. The engraved surface presents in fact mainly large
crosses, often joined by the horizontal arm, and some times by the vertical
one. The channels come out from the union of such crosses. Cup-marks, except
six isolated ones, are related with crosses, being in fact their extremity. The
three-branch crosses are very interesting. The central one, wich is particularly
distinguishable, presents three ulterior little crosses on the extremities of
the ramifications. It is not easy to state something about the real anthropomorphic
meaning of such figures. It is easier on the contrary to make a comparison with
the similar ones of the Gran Faetto site, on the correspondent slope of the Chisone
valley (destroyed by a recent vandalic action), where between many crosses one
emerges with three upper branches. Along the path to reach the Gravio several
engraved stones are present, mostly cup-marks, in particular in correspondence
of the hamlet of Pois. The line of the Gravio torrent, streaming few meters from
the boulder, marks the municipality border between S. Giorio and Villarfocchiardo.
![SUS15 - Roca 'dle Faie](gravio_3p.gif)
|