SUS212 MADONNA DELL'ECOVA
Comune di Mompantero, località Madonna
dell'Ecova, quota 710 m. Indiritto, piccoli terrazzamenti abbandonati, bosco
di roverelle, vigne e pascoli. Vicino a sentiero. Lastrone stabile affiorante,
220 x 110 cm, superficie incisa piana e levigata, inclinazione 25 gradi.
Calcescisto filladico. Incisioni: spirale tripla, spirale - labirinto, spirale
semplice, antropomorfo, Cristo in Croce, croce in campo quadrato, 2 croci,
2 lettere (B.F.), data o numero 18066, 8 canaletti consumati.
Bibliografia: Fabiano 1982, GRCM 1987, GRCM 1988
E' un'incisione unica nel suo genere, e
tra le più interessanti della Valle. Si presenta come un lastrone grossolanamente rettangolare, inclinato ed esposto a sud. La zona, sul basso versante del Rocciamelone, è molto panoramica, anche se dalla roccia il panorama non è completo. Sulla parte posteriore è appoggiato un muretto a secco di terrazzamento, mentre la superficie, quasi liscia, è lievemente ondulata. Si nota subito una notevole differenza fra i vari elementi presenti: appaiono più profonde, e anche più recenti, sia le due croci che le lettere e i numeri, incisi profondamente a martellina. Le spirali e il Cristo in Croce denotano fattura molto regolare e accurata, anche se ormai consumata e a margini completamente abbattuti. Le poche martellinature evidenziabili sono abbastanza grosse, e con diversa campitura da incisione a incisione. Le figurazioni a spirale e a labirinto sono presenti in molti siti europei, con riferimento prevalente al Neolitico - età del Rame, ma anche a quasi tutti i periodi della preistoria e non solo. Non è però da escludere in questo caso, unico di tale fattura in Valle, un collegamento tra le spirali e il Cristo in Croce, con una conseguente unitaria interpretazione. Solo in condizioni di luce radente si notano a fatica otto canaletti ormai quasi scomparsi, che potrebbero essere ciò che rimane di una sottoposta figura spiraliforme di più rozza fattura. Giova ricordare come la vicina Chiesa di Madonna dell'Ecova prenda nome dalla voce "excovatum", essendo presenti in zona grotticelle artificiali scavate nei depositi morenici che ricoprono il versante. La pietra è stata oggetto di recenti scavi archeologici di superficie, coordinati dalla Soprintendenza, alla fine dei quali è stato fortunatamente eseguito un calco integrale in elastomero e resina poliestere grazie alla collaborazione del laboratorio di Paleontologia Umana dell'Università di Torino. Successivi atti vandalici infatti ne hanno cancellato la spirale più piccola
(luglio 89), e graffito rozzamente il Cristo in Croce (agosto-settembre 89)
e la spirale-labirinto.
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SUS212 MADONNA DELL'ECOVA
Mompantero Municipality (TO-I), locality Madonna dell'Ecova, altitude 710 m. South-exposed slope, small abandoned terraces, little oak wood, vines and pastures. Close to path. Stable slab at the level of the ground, 220 x 110 cm, flat and smooth surface, inclination 25 degrees. Filladic calcschist. Engravings: triple spiral, spiral-labyrinth, simple spiral, anthropomorhic figure, Christ, cross in square field, 2 crosses, 2 letters (B.F.), date or number 18066, 8 faded channels.
Rilievo GRCM - GRCM tracing
Here is one of the most interesting engravings of the Valley. It's a roughly rectangular slab, exposed to the south. The zone, on the lower slope of the Rocciamelone, is very panoramic, even if from the rock the panorama is not complete. Beside the rock there is a terracement stone-wall. The surface is quite smooth and lightly waved. Suddenly appears a remarkable difference between the different elements: the two crosses and the numbers are deeper and appear to be much more recent. The spirals and the Christ have been carefully and regularly engraved, even if already faded. The few peckings are of large size, changing of measure in each different engraving. Spirals and labyrinths are present in many European rock art sites, mainly referred to Neolithic - Copper Age, but also to all prehistoric, and not only, periods. But in this case, looking at the similar pecking, a connection between the spirals and the Christ is not to be excluded. Only under grazing light it is possible to see eight narrow channels, wich are perhaps the remains of a rougher underimposed spiral or meander-like figure. The origin of the name of the nearby Church of Madonna dell'Ecova derives from the latin "excovatum" (carved): the area is covered in some parts by morainic sediments where some little caves have been excavated. Around the stone has surface archaeological diggings have been conducted, under the enchargment of the Archaeological Superintendence. A mould in elastomer has been executed by the University of Turin. In July 1989 the stone has been object of vandalic graffiti and damaged.
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